giovedì 15 gennaio 2015

Recensione - Fai bei sogni, Massimo Gramellini

Buonasera, lettori!
Come sempre mi ritrovo qui con il nostro appuntamento settimanale, anche questa volta dedicato a una nuova recensione. Oggi riflettevo sul fatto che sto principalmente pubblicando recensioni e che sul mio blog lascio davvero poco spazio ad altre iniziative, tipo rubriche o cose del genere... sinceramente non so nemmeno io il perché xD forse perché pubblicando solo un post a settimana, inserire delle rubriche significherebbe togliere molto spazio alle recensioni, che sono comunque il fulcro del mio blog. Faccio recensioni innanzitutto perché mi piace scambiare pareri sui libri, ma anche come memorandum personale, perché a lungo andare tendo a dimenticarmi i libri che leggo, quindi rileggere le recensioni mi aiuta a ricordarli meglio (l'età avanza...!).
Comunque, dopo questa breve riflessione, veniamo al libro di questa settimana, libro che cercavo da tantissimo tempo e sul quale sono finalmente riuscita a mettere le mani grazie a uno scambio.


Fai bei sogni, Massimo Gramellini 



*Trama*

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

* Recensione *

Conoscevo l'autore, ma non avevo mai letto niente di suo, quindi questo è stato il mio primo approccio con Massimo Gramellini ed ho anche scoperto che il romanzo è autobiografico, poiché lo scrittore ha perso la mamma in tenera età. Il dolore della perdita viene descritto in varie fasi della vita dell'autore: dal bambino impaurito che si chiede perché la mamma non torni a casa e cerca conforto nelle altre donne che lo circondano, fino all'uomo adulto, sposato, ma che ancora porta nel cuore la sofferenza, che ancora vede la madre come il tassello mancante di tutta la sua esistenza.
Un romanzo vero, reale, sincero, che tocca una tema difficile, con tutto il sentimento possibile.
Lo stile dello scrittore è una miscela di poesia e sentimento. Non l'ho trovato un romanzo leggero, non è un libro da leggere nel trambusto di una metropolitana o mentre si aspetta l'autobus, è un libro da leggere accoccolati sul divano, a televisione spenta, per potersi concentrare completamente sul testo e per lasciarsi catturare.
Forse l'ho letto nel periodo sbagliato della mia vita, ma purtroppo ho sentito un pochino la mancanza dell'azione all'interno del romanzo, quindi l'ho trovato poco dinamico e molto riflessivo. Gli anni passano di pagina in pagina e, in men che non si dica, il bimbo di 11 anni è già all'università e poco dopo lo troviamo già sposato; personalmente ho trovato lo stacco piuttosto repentino e mi sarebbe piaciuto sapere qualcosina di più dei suoi amori, dei suoi amici, dei suoi studi, della sua vita in generale. Invece, viene analizzato principalmente l'evolversi psicologico del soggetto, la sua lotta con il mostro interiore che lo terrorizza.
Ad ogni modo, consiglio davvero questo romanzo, soprattutto per il finale piuttosto inaspettato, che lascia qualcosa a cui pensare, una volta girata l'ultima pagina...

Voto: Tre Stelline e Mezzo * * * 1/2

Vi lascio con un Eterno Riposo non convenzionale =) 

"Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. E' mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia."

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